mercoledì 25 gennaio 1995

Yoga per una salute perfetta

YOGA per una salute perfetta
KARIM SHIFAN


PREMESSA
Senza nulla togliere a coloro che hanno raggiunto le vette contemplative dello yoga, è possibile raggiungere ugualmente uno stadio per così dire intermedio, trovare un significato di compromesso. Si tratta cioè di intendere lo yoga non come superamento della limitatezza umana ma come valorizzazione di questo limite; uno stadio che ci permette di prendere coscienza fisica e dinamica di noi stessi.
Noi usiamo compiere alcune operazioni fondamentali della nostra esistenza che ci appartengono così tanto che molte volte vengono eseguite inconsciamente a occhi chiusi.
Noi subiamo queste situazioni, lasciamo che si compiano e ne perdiamo il senso genuino. Lo yoga è innanzitutto ricerca di verità, quindi analisi di realtà, introspezione e induzione di ciò che è al di sopra dell'uomo.
 
Vediamo i momenti umani :

IL RISVEGLIO
Ha il significato di qualcosa che non si arresta mai; c'è sempre un'alba nel mondo e con essa l'uomo esce da un oceano di buio e di vuoto, cioè di sensazioni dolci e impalpabili. L'uomo con l'alba torna a rinascere e si reinserisce nella realtà. Ma la realtà che incombe esige di essere affrontata bruscamente per non perdere un istante del dono prezioso che gli attimi di vita ci offrono.
Recarsi quindi al lavabo per questioni mattutine.
Lo yoga crea in noi ordine.

ALLONTANAMENTO E FISSAZIONE
Seduti comodamente, lontani da luci troppo vive, rumori, chiacchierii, le mani a palme aperte, la destra sopra la sinistra, a fissare a occhi semichiusi il palmo destro. Eliminare qualsiasi analogia. Esiste solo il palmo della nostra mano e solo quello.
È facile constatare come nello yoga non vi è nulla di insolito : quasi che dallo yoga noi pretendessimo qualcosa di radicalmente differente, sin dal suo primo momento.
Lo yoga suggerisce nulla di nuovo, di misterioso, sono atteggiamenti spontanei, che non contraddicono nessuna morale, nessuna religione.
Lo yoga è innanzitutto un mezzo di difesa spontaneo e naturale contro i dardi che il progresso e la vita quotidiana lanciano in continuazione contro la nostra serenità e il nostro equilibrio.
Lo yoghi si fissa su un'unica idea, eliminando le altre; poi elimina l'idea stessa per una concentrazione pura che è visione dell'assoluto.
Lo yoghi si limita soltanto a sconsigliare tutto ciò che potrebbe recare un indebolimento all'organismo e si trova nella situazione intermedia perché si oppone sia agli eccessi sia alle privazioni : il giusto messo : il MADHYAMA PRATI….(?) come ebbe da affermare diversi secoli or sono Gautama.
Il suo scopo è oltretutto, quello di far rinascere l'uomo a una nuova e doverosa forma di rispetto e di cortesia innanzitutto verso se stesso.
Lo yoga è una necessità remota nel tempo, di elevazione dell'intelletto sopra il limite dell'uomo.

LO YOGA NELLA VITA LAVORATIVA
Noi occidentali associamo lavoro a sofferenza, dolore, sacrificio.
Essere yoghi significa non sentirsi né condannati né asserviti ai propri compiti quotidiani.
Lo yoghi guarderà il cielo e non i titoli del giornale.
Lo yoghi i nautobus ; tra il rumore, tra la folla, lui non parla.
Lo yoghi in auto ; nessuno o quasi incidente, non ha spirito di competizione, non beve, non ha sonnolenze dovute ad una digestione pesante. Testa libera, mente ben nutrita, braccia rilassate, notevole lucidità.
La donna yoghi deve far in modo che tutte le incombenze del giorno siano assimilate e amalgamate con tutto il resto.
Si fa appaunti e orari, si concentra su ciò che ha e non su quello che le manca, è riuscita a distruggere in sé l'idea del lavoro come fatica.
"Il saggio non gioca" : vincendo ruberebbe la quota di un altro vincitore (???)
Appena terminato il lavoro, egli abbandona il proprio io professionale e poi non parla di lavoro.
Egli si è persuaso dell'utilità di ciò che compie. C'è chi esegue il proprio lavoro passivamente, onestamente ma senza entusiasmo.
Di yoghi ve ne sono di più tra gli artigiani, i coltivatori, gli artisti. Cioè tra coloro che hanno la sensazione di creare.
Quando lo yoghi ha la sensazione che il suo mezzo di vita è giusto, ha percorso lo yama (primo degli 8 stadi verso la conoscenza).
1.      YAMA        primo degli 8 stadi verso la conoscenza
2.      NIYAMA    ottimismo, pulizia, studio e sobrietà
3.      ASANA      studi ed esercizi fisici
4.      PRÂNÂYAMA    tecnica della respirazione
5.      PRATYANARA  setacciamento capacità mentali
6.      DHÂRAN         localizzazione puntuativa
7.      DHYANA   concentrazione rivolta ad un punto
8.      SAMÂDHI che realizza l'integrazione mentale di tutte le cose nel loro insieme o singolarmente.
Lo yoga non lascia mai la certezza per l'incertezza non gioca con la sua buona situazione con un colpo di testa.
Lasciar traccia del suo nome, orgoglio di erigere ceppi marmorei, coniare medaglie per ogni evento, scrivere diplomi in ogni circostanza. Ciò nasce da un bisogno tipicamente europeo : quello di sentire il proprio lavoro come utile.
Lo yoghi lavora perché è felice di vivere e non perché il mondo sappia che egli lavora.

LO YOGA E LA LINEA FEMMINILE
L'alimentazione occidentale impedisce spesso alla donna di conservare la propria linea naturale. La nutrizione e la moda. La passeggiata deve restare l'esercizio di base per una donna condotta per almeno 1 ora e 1/2 senza fermate su itinerari bene arieggiati.
Non bisogna mai permettere che i sogni a occhi aperti invadono le nostre forze mentali coscienti.
Alternare camminare punta in piedi e pianta a terra.
A causa dei tacchi si riceve il tremito, vagoni bus che affaticano muscoli e cervello che trasmette a tutto il corpo queste vibrazioni.
Ne la salute e neppure il fascino si sono mai misurati in cm.
Sulla testa un vocabolario.
Un quaderno lista cose piacevoli e spiacevoli che durante i giorni del mese sono capitate.
Chiave per scoprirsi e penetrare meglio dentro al mistero che esso racchiude, cioè il significato di avere una vita fatta di giorni singoli in cui esiste la necessità di essere nuova e rinnovata rispetto l'alba precedente.
La nostra yoghi non parla mai al condizionale non dice mai se.


RIASSUNTO REGOLE
1.      siate ottimisti e allegri
2.      siate fiduciosi in voi stessi e nel prossimo
3.      amate la natura e le cose semplici
4.      siate retti e giusti
5.      siate caritatevoli e aiutate il prossimo
6.      nutritevi con cibi sani e semplici
7.      rilassatevi ogni qual volta ne avete occasione
8.      dominate i vostri nervi
9.      allenate la vostra mente alla concentrazione e all’attenzione
10.    dedicate ogni giorno un po’ del vostro tempo allo yoga.

ESERCIZI
1. PRARTHANASANA (posizione di equilibrio)
Posizione eretta, piedi uniti raccolgono il peso del corpo, muscoli rilassati. Mani in preghiera o tese ai lati del corpo; le pale delle mani rivolte in avanti, dita unite, braccia distaccate dal corpo.
La mente dovrà riposare cioè pensare a nulla; eliminare i pensieri nascenti. Sguardo su un oggetto senza prenderlo in considerazione.
Educa il proprio equilibrio, favorisce la circolazione spinale, rettifica la posizione eretta dell'individuo.

2. TALASANA (posizione per aumentare la statura)
In piedi. Pertanto si allargano i piedi di circa cm 30 fra di loro, torace in fuori, le braccia tese ai lati del corpo, le palme devono toccare le cosce. Adagio si solleverà in avanti il braccio destro, la palma della mano risulterà a questo punto rivolta a sinistra, mentre l'altro braccio resterà fermo. Inspirare contemporaneamente e lentamente al movimento del braccio sino a che questo non sarà in altro. In sincronia all'emissione dell'aria e al sollevamento del braccio alzare i talloni da terra restando in equilibrio sulla punta dei piedi. Poi ritornare nella posizione di prima espirando lentamente. Riabbassare i talloni e il braccio, facendo compiere a quest'ultimo il ritorno da dietro le spalle, eseguendo così, a esercizio completo, un cerchio. Eseguire per due volte questo esercizio, poi alternare il braccio.
Questo esercizio lo si può variare usando contemporaneamente tutte e due le braccia. Oppure sollevando lateralmente le braccia invece che in avanti.
Infine incrociando le braccia in alto sopra il capo. I benefici di questi esercizi sono : il torace tende gradualmente ad aumentare di volume, i muscoli respiratori vengono rafforzati, i polmoni si tonificano, lo scheletro riceve uno stimolo e la crescita ossea viene favorita.
A questo punto alcuni saranno scettici ma Shri Yogendra, nell'Istituto di Yoga di Bombay ha potuto dimostrare con esperimenti del genere che alcune persone che avevano superato la maturità da alcuni anni hanno ottenuto dei risultati positivi e la loro altezza è risultata maggiore.

3. KONĀSANA (posizione ad angolo)
In piedi, gambe divaricate, braccia lungo i fianchi.
Tenendo le gambe tese, ci si piega a destra inspirando lentamente; il braccio destro dovrà scendere sino a che la mano scivoli sul fianco esterno del ginocchio destro. L'altro braccio si alzerà sincronicamente e si piegherà al gomito in modo che la mano sinistra si trovi sotto la rispettiva ascella. Tenere il respiro per qualche secondo; espirando l'aria ritornare con lentezza alla posizione primitiva. Dopo una pausa di qualche secondo effettuare lo stesso esercizio con l'altro braccio.

4. VRIKSHĀSANA (posizione dell’albero)
In piedi. Reggetevi su una gamba. Sollevate l’altra in avanti e piazzate il piede in cima all’altra coscia.
1) spostare la testa da una parte e dall’altra con una piccola contrazione a ciascuna estremità;
2) spostare la testa avanti e indietro senza assolutamente sollevare e abbassare il mento;
3) piegare la testa prima da un lato e poi dall’altro;
4) far pendolare il capo dritto in avanti col mento sul petto e indietro con la bocca spalancata e rilassata;
5) far pendere liberamente la testa in modo che giri attorno semplicemente per forza di gravità, prima da un lato, poi dall’altro;
6) stirare il collo con un suo movimento traente e con vari piccoli laterali per scioglierlo.
(Ricordatevi che siete giovani quanto il vostro collo dimostra).
Per equilibrio, cuore, polmoni. Per evitare la perdita dell’equilibrio, inoltre, la mente è costretta a concentrarsi meglio sui movimenti fisici.

5. TRIKONĀSANA (posizione a triangolo)
In piedi, braccia lungo i fianchi, gambe e piedi uniti, inspirare lentamente, tenere l’aria nei polmoni. Espirare poi, chinandosi in avanti, braccia e mani tese verso terra, conservare le gambe ben ritte, cercare di toccare con le dita delle mani le punte dei piedi, poi respirare normalmente. Tenere l’aria per qualche secondo, infine espirare. Per ultimo risalire nella posizione primitiva inspirando lentamente. Per il collo, gli addominali, gli organi pelvici, spina dorsale, tronco, vista.

6. GARUDĀSANA (posizione dell’aquila)
In piedi, sollevare in avanti la gamba destra, piegandola. Fermarsi. Spostarla a sinistra, avanti all’altra gamba, indi portare il piede destro indietro girandolo attorno al polpaccio della gamba sinistra, facendo presa con il piede e la caviglia sulla parte in basso della gamba, in modo che la gamba destra risulti avvolta attorno alla sinistra. Stare in equilibrio.

7. YÂSHTÎKĀSANA (posizione del bastone)
Schiena a terra. Corpo disteso con braccia ritte oltre il corpo. Mani col palmo in alto. Inspirare lentamente. Tenere l’aria inalata stirando il corpo. Abbandonare la tensione e rilassarsi mentre l’aria viene esalata.
Questo esercizio aumenta la lunghezza delle gambe e della spina dorsale.
Tonificato il sistema respiratorio è facilitato nella crescita e nei movimenti. Migliora e corregge la linea del corpo. Tesi e rinvigoriti muscoli addominali e pelvici.

8. SAVASANA (posizione di abbandono)
Schiena a terra. E' la posizione del cadavere; il corpo è abbandonato a terra completamente rilassato e inerte. Capo a nord, piedi a sud. Occhi e bocca chiusi, le braccia lungo il corpo, i palmi verso il basso, piedi allargati, calcagni uniti. Concentrarsi sui muscoli, percepire i vari stati di rilassamento dalla punta dei piedi, risalendo al cranio. L'attenzione è rivolta a ogni parte del corpo e poi alla respirazione osservandone il ritmo, il movimento, le fasi
Iniziare volontariamente a controllare dolcemente la respirazione, ritmandola deliberatamente in maniera che la lunghezza il tempo impiegato nell'inspirazione sia approssimativamente uguale a quello dell'espirazione. L'ultima parte di questo esercizio consisterà nell'aumentare il volume e il tempo dell'inalazione a quello d'esalazione del respiro.
FASE MENTALE. Per prima cosa si dovranno lasciare liberi i pensieri di snodarsi a loro piacimento e poi si cercherà di controllarli con dolcezza, non appena si presentano, allo scopo di eliminarli dall'area della coscienza.
La ripetizione di questi esercizi di allenamento porterà a saper mantenere un vuoto mentale nel quale non si pensa a nulla per una completa tranquillità e un generale stato di riposo che non deve scivolare nel sonno; pertanto occorrerà sorvegliarsi onde non restare svegli. Da effettuare mattina e sera. Sarà molto proficuo se lo si effettuerà all'aria aperta.
Savasana aumenta l'eliminazione delle tossine; elimina la stanchezza fisica e mentale; cura il sistema nervoso, il cuore, la circolazione, la nevrastenia; è contro l'agitazione, la timidezza, l'irritazione.
Il trattamento di questo asana rappresenta anche un efficace metodo per la propria estetica. Il rilassamento costante del volto porta ad eliminare le rughe.

9. PAVANAMUKTASANA (posizione dei gas intestinali espulsi)
Schiena a terra. Questo esercizio non va bene per chi ha coliti o deboli muscoli addominali.
L’esercizio è effettuato in tre modi e in tre posizioni e cioè quella sinistra, quella destra e quella completa con tutte e due le gambe. L’addome dovrà essere ritratto in dentro il più possibile. Lo si può fare anche da seduti. Meglio alla sera prima di addormentarsi, Questi esercizi espellano i gas tossici che si generano nell’interno degli intestini.
SINISTRA
Coricati sulla schiena, si effettua la respirazione completa, si esala l’aria e si piega il ginocchio sinistro. Con le braccia intrecciate abbracciate il ginocchio che verrà così premuto contro l’addome e il petto, mentre l’altra gamba rimarrà ferma e tesa per terra.
DESTRA
Come sopra solo con la gamba destra.
COMPLETA
Con tutte e due le gambe.

10. KÛRMĀSANA (posizione della tartaruga)
In ginocchio, natiche sui talloni ben uniti, tronco eretto, mani sulle cosce o sulle ginocchia.
Si inspira lentamente alzando le braccia tese in avanti. Tenere l’aria.
Espirando chinarsi lentamente in avanti con il corpo e le braccia tese, palme verso terra. Natiche sempre sui talloni. Toccare il terreno con mani e fronte. Ritrarre avambracci in modo che i gomiti tocchino le ginocchia. Tendere nuovamente le braccia e risalire (anche con le caviglie incrociate).
Aumenta il potere della digestione, rinforza muscoli dorsali, delle braccia e delle gambe.

11. IL MOVIMENTO ONDULATORIO (posizione della tartaruga)
Sedete con le ginocchia in alto e le mani strette sotto le ginocchia. Inclinatevi in avanti e poi dondolate indietro. Ideale prima di mettersi a dormire.
Per : petto, braccia, schiena, gola, collo, circolazione, tiroide, voce, nervi, faringe, ghiandole salivari e udito.

12. YOGA MUDRÂ (il simbolo dello yoga)
In posizione Loto, braccia dietro la schiena, la mano destra prende il polso sinistro, inspirando lentamente e profondamente. Esalando l’aria ci si china in avanti; talloni contro addome, fronte sul pavimento. SI ritorna inspirando.
Per sistema nervoso, colonna vertebrale, regione pelvica, addome, stitichezza, debolezza sessuale.

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