domenica 11 giugno 1995

La Pisana

LA PISANA 
(CONFESSIONI D’UN ITALIANO)
IPPOLITO NIEVO



Le confessioni di un italiano è un romanzo di Ippolito Nievo di carattere storico, la cui vicenda si svolge nei cinquant'anni che vanno dalla campagna napoleonica in Italia alle rivoluzioni del 1848.


Il protagonista si chiama Carlino Altoviti che rivive nel libro la sua lunga vita che attraversa la fine dell' "ancien regime" a fine settecento
All'inizio Carlino racconta la sua infanzia trascorsa nel castello di Fratta in Friuli, in un ambiente molto conservatore dove si innamora della cugina, chiamata Pisana. Quando scoppia la rivoluzione francese e arriva Napoleone questo vecchio mondo viene spazzato via. Carlino combatte per l'affermazione delle idee liberali contro i Borboni nel regno di Napoli, ma viene ferito e preso prigioniero. In carcere perde la vista. Nel frattempo Napoleone viene sconfitto a Waterloo e arriva la restaurazione. Aiutato dalla Pisana viene liberato e vanno in esilio a Londra. Carlino con una operazione riacquista la vista ma la Pisana muore subito dopo. Torna in Italia e muore nel 1848 a 80 anni vedendo l'arrivo della rivoluzione.

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Carlo Altoviti
Carlino era figlio di una sorella della contessa di Fratta. La mamma lo aveva mandato al castello di Fratta dopo la sua nascita ed era morta dopo una storia di colpe, passioni e dolori. Carlino era considerato un intruso e la contessa aveva pensato che abbandonato a se stesso sarebbe morto. Carlino invece visse grazie alle cure di Martino e del Maestro Germano.

Il castello di Fratta
fu abbattuto dai conti di Valiasone verso la fine del ‘700. La cucina è descritta come una tenebrosa e cupa stanza, toccava il cielo da una parte e l’inferno dall’altra.

Nel castello abitavano:
La contessa Fratta.
Il conte Fratta : uomo di oltre 70 anni, ogni suo parola era un ordine. Era temuto e perciò assecondato da tutti, quando si allontanava si faceva un sospiro di sollievo.
Il cancelliere : era l’ombra incarnata del sig. Conte, si alzava con lui, sedeva con lui, camminava con lui, e le loro gambe si alternavano con così tanta misura che sembravano rispondere ad una sonata di tamburo. Senza gli stivali, gli abiti, il telaio delle ossa, la parrucca, il peso del cancelliere non doveva sorpassare i 7 chili scarsi.
Clara e Pisana: l'una mite e mesta, l'altra irrequieta, esuberante e passionale sin da bambina (personaggio quest'ultimo che si contrappone per indole al modello femminile della "Lucia manzoniana"); entrambe figlie del conte.

Le Confessioni d’un Italiano
Attraverso la vita di Carlino che nasce veneziano e morirà italiano, il romanzo dimostra come gli Italiani dalla fine del Settecento alla metà dell'Ottocento si siano gradualmente aperti alle idee di libertà ed abbiano conquistato con lotte e sacrifici il diritto ad essere un popolo libero ed indipendente, consapevole e fiero della propria dignità civile. Si tratta quindi della presa di coscienza dello sviluppo e della maturazione civile e politica del nostro Paese.
Alla sua uscita, fu considerato moralmente poco raccomandabile, soprattutto in riferimento al personaggio femminile della Pisana (una donna indipendente, che disponeva di se stessa, assolutamente indifferente verso le convenzioni sociali e le apparenze: niente a che vedere con la Lucia de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni) e l’opera fu messa nella lista nera della «Società italiana contro le cattive letture» presieduta da Niccolò Tommaseo e Gino Capponi.

Ippolito Nievo
(Padova, 30 novembre 1831 – mar Tirreno, 4 marzo 1861) è stato uno scrittore e patriota italiano dell'Ottocento.

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